venerdì 18 aprile 2014

RQQ - tutte le performances espositive


RQQ - tutte le performances espositive
c/o 42 rassegna d'arte e cultura @ Sartoria Creativa, via s.Maria 6H, Torino
14 > 27 aprile 2014





1 di 11 L'INFERNO IN VENDITA


hell.com è un misterioso dominio internet, creato dall'artista Kenneth Aronson nel 1995, e venduto a Rick Latona nel 2009. Oggi il dominio è nuovamente in vendita, con una base d'asta di 1,5 milioni di dollari.

Questa performance espositiva è dedicata a Carlo “Torino” Roccioletti




2 di 11 HACKING DORE'

Insolenti creativi manomettono la realtà da sempre, e ogni cultura ha cercato di etichettarli in qualche modo. Quando fanno comodo, il potere li lascia fare; quando diventano pericolosi, li processa per il "bene comune". Siamo noi stessi capaci di incoraggiare chi ci dà torto?

Questa performance espositiva è dedicata a Francesco “Reaper” Scarfì









3 di 11 NON L’HO MAI SCRITTO


Questo sito consente di simulare false conversazioni, con tanto di profili e altrui fotografie personali, e permette di trasportarle sui social. Abbiamo mille giustificazioni alle nostre piccole grandi bugie su noi stessi, ma a quelle degli altri su di noi?

Questa performance espositiva è dedicata a Anton “RRDP” Mehr





4 di 11 ASCOLTARE LONTANO

Se potessimo vedere tutte le onde radio che ci circondano, la realtà apparirebbe come una fittissima ragnatela. I nostri corpi sono attraversati dall'esistenza lontana, ma reale, di corpi celesti posti a milioni di chilometri di distanza da noi.

Questa performance espositiva è dedicata ad Alessandro Bevilacqua




5 di 11 JUST PLAYING SNAKES

Non c'è epoca che non trovi espressione di archetipi scritti profondamente nell'essere umano. Cambia forse la forma, ma la sostanza di cui siamo fatti resta la stessa, e ci accompagna in qualunque luogo e in qualunque tempo. Quando si trasformerà anche la sostanza, allora ci sarà il successivo step evolutivo.

Questa performance espositiva è dedicata a Paolo Notario











6 di 11 LIER


Quando la simulazione e la realtà si incontrano, quale delle due predomina? Non è forse altrettanto vero che ciò che è creduto vero è vero nelle sue conseguenze? P-Ars ha inviato biografie artistiche random a 100 istituzioni del mondo dell'arte.

Questa performance espositiva è dedicata a Matteo Rocca















7 di 11 PANTA REI


La realizzazione di opere impermanenti in Rete, dove ogni cosa lascia traccia di sè, è solo il desiderio di replicare la transitorietà delle cose nel mondo reale? Desideravamo l'immortalità, ora che siamo ad un passo dal poterla raggiungere per quale ragione ce ne ritraiamo spaventati? Abbiamo bisogno che le cose finiscano? P-Ars ha inviato la citazione "panta rei" ai suoi contatti, attraverso un sistema di mail che si autodistruggono dopo essere state lette dal destinatario.

Questa performance espositiva è dedicata a Giacomo Rocca




8 di 11 IL MARE PRENDE, IL MARE DA'

Scultura estemporanea ondeggiante realizzata esclusivamente con materiali restituiti alla riva dalla corrente.

Questa performance espositiva è dedicata a Giuseppe “Peps” Elefante









9 di 11 SPAM

I più importanti fornitori di servizi online, come America OnLine, riferiscono che una quantità che varia da un terzo a due terzi della capacità dei loro server di posta elettronica viene consumata dallo spam. Curiosi i modi, piuttosto inefficaci, per difendersi da questa piaga; mai del tutto superato il rischio, attraverso sistemi automatici, di eliminare come se fosse spam un messaggio invece importante. Come a dire: l'uomo costruisce sia il veleno che l'antidoto.

Questa performance espositiva è dedicata a Michela Monterisi




10 di 11 UN GRANDE MEDIUM

Anche le immagini entrano a far parte della consapevolezza storica di un individuo. Quali immagini risultano riconoscibili, familiari, raccontano una storia, alle nuove generazioni? Chi ricorda a che cosa si riferiscono?

Questa performance espositiva è dedicata a Tex Boulder del clan dei Rolanus











11 di 11 VISIVAMENTE SIMILI

Ricerca di immagini "visivamente simili" tramite il motore di ricerca Google. Le somiglianze, basate su forme e colori piuttosto che contesti, ci raccontano come ci vede un algoritmo di ricerca, per il quale è tutto immanente e al tempo stesso apparenza.

Questa performance espositiva è dedicata a Vito Ferro














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L’occasione per proporre questo progetto espositivo è 42, prima Stagione d'Arte e Cultura organizzata da Michele Di Erre e Andrea Gagliotta, presso la Sartoria Creativa: spazio di incontro, condivisione, progettazione e realizzazione culturale.

A fronte di altre opere sottratte indebitamente in occasione di precedenti mostre personali, la riflessione è stata inevitabile: a chi appartiene un’opera d’arte? A chi l’ha realizzata, anche se non è difficile ammettere che le idee siano molto più fluide e virali di quanto si possa supporre, nonostante ciascuno di noi, spesso, se ne attribuisca la paternità più o meno in buona fede; al pubblico, eppure consideriamo le barriere d’accesso alla fruizione dell’arte che l’attuale sistema dà per scontate, dai biglietti di ingresso alle mostre, fino al mercato dell’arte vero e proprio.

Se da un lato dunque il piacere estetico può travalicare nel desiderio di possesso, dall’altro appropriarsi di un’opera d’arte presuppone la sottrazione dell’opera stessa allo sguardo di tutto il restante pubblico: rubare qualcosa, in un certo senso, non lede solo il legittimo proprietario, ma la stessa collettività; viceversa, la proprietà egoista di un bene culturale ne vanifica il valore intimo, quello di essere pubblico e condivisibile. Per offrire ai visitatori della personale uno stimolo di confronto su queste tematiche, ogni giorno un’opera verrà lasciata incustodita: i visitatori, se lo desiderano, potranno portarla via senza essere visti.

Il messaggio sottinteso a questa esposizione performativa è preciso e diretto: a latere dei nostri giochi di attribuzione di valore, dei nostri desideri e delle previsioni in merito al destino di un’opera, in un modo o nell’altro l’arte percorre strade a noi non del tutto note,  continuando a proporre nuove visioni della realtà anche in assenza, e ben più a lungo dell’esistenza, dell’artista stesso.